Dice che Gesù mette chi lo ascolta nel ruolo del padre, di colui che perdona. Perché se noi siamo, per così dire, il debitore, e naturalmente lo siamo anche noi, questo suggerisce che non c'è grazia in noi. E la grazia è il grande dono. L'altra metà è che possiamo anche perdonare, risanare e liberare, e quindi possiamo sentire la volontà di Dio attuata attraverso di noi, che è la grande restaurazione di noi stessi a noi stessi.