Direi che non è tanto la fecondità umana a sovraffollare il mondo, quanto i moltiplicatori tecnologici del potere dei singoli esseri umani. La peggiore malattia del mondo è probabilmente l'ideologia dell'eroismo tecnologico, secondo la quale sempre più persone causano volentieri effetti su larga scala che non vedono e che non possono controllare. Questa è l'ideologia della classe professionale dei Paesi industriali, la cui fedeltà alle comunità e ai luoghi è stata dissolta dalle motivazioni economiche e dalla formazione. Si tratta di persone disposte ad andare ovunque e a mettere a repentaglio qualsiasi cosa pur di assicurare il successo della propria carriera.