Ed è chiaro che nei Paesi coloniali solo i contadini sono rivoluzionari, perché non hanno nulla da perdere e tutto da guadagnare. Il contadino affamato, al di fuori del sistema di classe, è il primo tra gli sfruttati a scoprire che solo la violenza paga. Per lui non c'è compromesso, non c'è possibilità di scendere a patti; la colonizzazione e la decolonizzazione sono semplicemente una questione di forza relativa.