La letteratura, infatti, si era occupata di virtù e vizi di tipo perfettamente sano, del regolare funzionamento di cervelli di conformazione normale, della realtà pratica delle idee correnti, senza mai pensare a depravazioni morbose e aspirazioni ultraterrene; in breve, le scoperte di questi studiosi della natura umana si fermavano alle speculazioni buone o cattive, classificate dalla Chiesa; i loro sforzi non erano più delle umili ricerche di un botanico che osserva da vicino lo sviluppo previsto di una flora ordinaria piantata in un terreno comune o in un giardino.