Le immagini sfarfallano, ognuna delle quali porta con sé il proprio dolore o il proprio sorriso. A volte entrambi. Nel peggiore dei casi, un nero impenetrabile e senza vista e, nel migliore, una felicità così luminosa da far male agli occhi, che va e viene su un proiettore invisibile perennemente girato da una mano invisibile. Una, poi un'altra. Il clic vuoto dell'otturatore. Ora fermatevi. Blocca questo fotogramma. Tiratelo giù, tenetelo stretto e siate dannati per quello che vedete. Henri diceva sempre: il prezzo di un ricordo è il ricordo del dolore che porta con sé.