Lo stesso tetto ostile si ergeva di nuovo davanti a me; le mie prospettive erano ancora dubbie e il mio cuore era ancora dolorante: Mi sentivo ancora come un vagabondo sulla faccia della terra, ma provavo una più salda fiducia in me stesso e nei miei poteri, e un minor timore di oppressione. Anche la ferita lacerante dei miei torti era ormai del tutto rimarginata e la fiamma del risentimento si era spenta". (Bronte, p.264)
"Un ghigno, tuttavia, sia esso velato o aperto, non aveva più quel potere su di me che possedeva un tempo; mentre sedevo tra le mie cugine, fui sorpresa di scoprire quanto mi sentissi a mio agio sotto il totale abbandono dell'una e le attenzioni semi-sarcastiche dell'altra: Eliza non mi mortificava, né Georgiana mi irritava. Il fatto è che negli ultimi mesi avevo altre cose a cui pensare, e i sentimenti che si erano scatenati in me erano talmente più potenti di quelli che avrebbero potuto suscitare loro, e i dolori e i piaceri che si erano scatenati erano talmente più acuti e squisiti di quelli che erano in loro potere di infliggere o elargire, che le loro arie non mi davano alcuna preoccupazione, né nel bene né nel male.