No" si tirò indietro, fissandolo. I suoi occhi erano come nuvole di tuono. Non li aveva mai visti così. Lo shock e la paura li riempivano. Il suo viso era bianco come la carta. Il corpo di lei tremava. Lei gli afferrò la camicia e cercò di scuoterlo, con le lacrime che le scendevano dagli occhi. "Non lasciare Noah." Lui abbassò la testa. Sfiorò le labbra di lei con le sue e seppe che quella donna racchiudeva la parte migliore di lui. I ricordi del marito che era stato, dell'uomo che era stato. Non poteva distruggerli. Si rifiutò di farlo. La spinse lentamente verso Jordan, non volendo lasciarla andare. A lasciarla andare. Sapendo che liberarla era l'unico modo per salvare i ricordi che custodiva. "Non te ne andare!". Urlò l'ordine, gli occhi fiammeggianti, le labbra tremanti mentre le lacrime cadevano e l'isteria minacciava di sopraffarla. "Se mi lasci, Noah Blake, se non torni quando tutto questo sarà finito, non disturbarti a tornare affatto". Le toccò la guancia. Le passò il pollice sulle labbra. "Tu sei la parte migliore di me", sussurrò. "Ricordalo sempre, Sabella. La parte migliore di me". Prima che lei potesse afferrarlo, stringerlo a sé, lui si staccò, prese uno dei fucili che Mike aveva sistemato sul tavolo dall'altra parte della stanza. E se ne andò.
