Ognuno di noi ha qualcosa dentro di sé che non può essere negato, anche se ci fa gridare ad alta voce di morire. Siamo ciò che siamo, tutto qui. Come l'antica leggenda celtica dell'uccello con la spina nel petto, che canta il suo cuore e muore. Perché deve farlo, la sua autocoscienza non può influenzare o cambiare il risultato, no? Ognuno canta la sua canzoncina, convinto che sia la più bella che il mondo abbia mai sentito. Non vedete? Siamo noi a creare le nostre spine e non ci fermiamo mai a contarne il costo. Tutto ciò che possiamo fare è soffrire il dolore e dirci che ne è valsa la pena.