Un giorno, la gente si recò alla moschea per recitare la preghiera obbligatoria del venerdì. Si radunarono nel cortile della moschea finché non fu dato l'appello alla preghiera. Il predicatore salì sul pulpito e cominciò a pronunciare il suo sermone. Cominciò a predicare e a guidare la gente, esortandola ad abbandonare l'hashish, spiegando loro i suoi danni e i suoi pericoli. Menzionò la punizione che Allah ha preparato per chi ne fa uso in questo mondo e nell'aldilà, maledicendo chiunque ne faccia uso o aiuti a farne uso. Continuò il suo sermone fino a quando la sua voce non divenne roca, e non appena ebbe terminato il suo sermone, una voce tra gli ascoltatori gli chiese disperata:
Hashish, o Maestro? Hashish di coniglio?! Il predicatore lo guardò con rabbia e disapprovazione, poi si frugò nel turbante e tirò fuori tra gli strati dello scialle bianco uno spicchio di hashish, e rispose all'interrogante molto semplicemente: No, questo hashish è l'anima di tua madre!