Van sigillò la lettera, trovò la sua pistola Thunderbolt nel posto che aveva visualizzato, introdusse una cartuccia nel caricatore e la tradusse nella camera di cartuccia. Poi, in piedi davanti allo specchio dell'armadio, si portò l'automatica alla testa, in corrispondenza della punta del pterione, e premette il grilletto comodamente concavato. Non accadde nulla - o forse accadde tutto, e il suo destino si biforcò semplicemente in quell'istante, come probabilmente accade a volte di notte, soprattutto in un letto sconosciuto, in fasi di grande felicità o di grande desolazione, quando ci capita di morire nel sonno, ma di continuare la nostra esistenza normale, senza alcuna interruzione percettibile nella serializzazione dei falsi, il mattino seguente, preparato con cura, con un passato spurio discretamente ma saldamente attaccato alle spalle.
