(vorrei vorrei vorrei)
Che nei momenti di disperazione non ti viene in mente di invidiare la felicità degli altri, le fortune, il successo degli altri, le certezze, i risultati, le luci nelle case degli altri: dappertutto c’è del bene, dappertutto c’è del male.
(...) gli esseri umani possono dividersi fra quelli che si sentono in diritto di esistere e quelli che invece si sentono in dovere di farlo.
Chiara GamberaleSiamo tutti, forse, il Peter Pan di qualcuno.
Innocenti: tutti.
Senza cuore, con chi è davvero pronto a darci il suo.
Credono che l'esistenza che trascinano gli sia capitata come una dannazione: invece è esattamente l'unica che desiderano, l'unica adatta a loro.
Si mettono in salvo e credono di perdersi, rischiano di perdersi e credono di mettersi in salvo.
Quanto pesa quello che siamo? E quello che non abbiamo?
Te lo ricordi quando mi insegnavi a usare la frizione? L’insegnante di guida e mio papà ci avevano provato a spiegarmelo, ma niente. Poi sei arrivato tu, mi hai detto metti un piede lì e un altro qui, e tutto mi è sembrato facilissimo.
Che sarà, la vita, rispetto a guidare una macchina?
Niente.
E allora forza.
Spiegami come si fa.
Credo che il problema della mia vita, ora come ora, non sia esattamente che qualcosa non va: magari. Significherebbe che c’è, nella mia vita, qualcosa di così necessario, di così urgente, da fare la differenza, se funziona bene o se funziona male.
Invece quel qualcosa non c’è.
Sdraiati qui, a letto con me, e raccontami una storia. Non ne sai nessuna? Inventala. L'importante è che sia qualcosa che non esiste. Qualcosa che non serve. Qualcosa che mi porti lontana, che ci porti lontane, lontanissime, da tutto questo qui.
Chiara GamberalePersone come noi, persone incapaci di stare davvero bene mentre stanno bene, rendono perfetto solo quello che hanno già vissuto o che potranno vivere.
Chiara GamberaleL'incontro fatale della nostra vita, forse, fa proprio così: prima ci riscatta d tutto quello che da bambini non avevamo, non eravamo. Poi, giorno dopo giorno, ci fa venire una nostalgia tremenda di tutto quello che avevamo, che eravamo. E quel riscatto ci appare improvvisamente un attentato.
Chiara GamberaleÈ una grande ingiustizia: quelli che ballano vogliono sempre trascinare quelli che non ballano, ma quelli che non ballano non si permetterebbero mai di costringere quelli che ballano a stare seduti.
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