La nostra mente è la chiave" (Multiversum)

Leonardo Patrignani

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Dovete crederci. Sempre. Anche quando il traguardo sembra un orizzonte lontano e irraggiungibile, e tutti gli altri sono davanti a voi. Qualunque sia la vostra destinazione, e per quanto violenta infuri la tempesta, ci arriverete. Stremati, sfiniti. Vincenti.

Leonardo Patrignani

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Ma in nessuna delle sue fantasie avrebbe potuto immaginare di finire intrappolato in una realtà puramente mentale, con il mondo reale ridotto a una distesa di cenere e fumo sovrastata da nubi tossiche e gas. Uno sconfinato spazio di terra senza futuro, di acqua senza vita. Una silenziosa palla di roccia in orbita nel Sistema Solare, divenuta all'improvviso inospitale. La civiltà di Alex aveva percorso l'ultimo tratto del sentiero. Si era arresa alla Natura. Aveva obbedito impotente alle leggi del cosmo, spietate e uguali per tutti i possibili universi paralleli.
Ma nelle pieghe dei ricordi, là dove tutto era già successo e il tempo non seguiva più un andamento lineare, continuava a echeggiare un rumore di fondo.
Un flebile, piccolo e insignificante crepitio.
L'eco lontana della speranza.

Leonardo Patrignani

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E mentre le lancette scattano, qualcuno ha gli occhi chiusi. Non è ancora il suo attimo, ma presto il momento verrà. Di luci abbaglianti si illuminerà nuovamente il ponte.
Di note sognanti si riempirà il pentagramma.
Dall'altra parte c'è ancora una strada.
Un palcoscenico pronto, perché riprenda a suonare l'orchestra.
Dall'altra parte splende il sole.
Dall'altra parte.
E' iniziata la traccia nascosta del disco.
L'interminabile silenzio è finito.

Leonardo Patrignani

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Allí fuera, en los caminos del mundo, había miles de millones líneas, de recorridos de vida. Miles de millones de direcciones. Calles enfiladas, desviadas por azar, a veces interrumpidas bruscamente. Pensó que dos enamorados no eran más que dos recorridos a merced del azar. Podían dibujar los trayectos más absurdos en el mapamundi, dirigirse a cualquier parte y no encontrarse jamás. O bien cruzarse también varias veces y no reconocerse. Podían tomar el mismo autobús todas las mañanas, sin saber nada el uno del otro. Así hasta el fin de sus días, sin relacionarse. Pero bastaba muy poco: un intercambio de frases, incluso casual, y las líneas se habrían mágicamente unido. Dos grises trazos de un solitario recorrido se habrían convertido en una sola calle compartida.

Leonardo Patrignani


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