A lui sembrava così bella, così seducente, così diversa dalla gente comune, che non riusciva a capire perché nessuno fosse disturbato come lui dal ticchettio dei suoi tacchi sul selciato, perché nessun altro avesse il cuore impazzito per la brezza agitata dai sospiri dei suoi veli, perché tutti non impazzissero per i movimenti della sua treccia, per il volo delle sue mani, per l'oro della sua risata. Non gli era sfuggito nemmeno uno dei suoi gesti, nemmeno uno degli indizi del suo carattere, ma non osava avvicinarsi a lei per paura di distruggere l'incantesimo.