Clarissa aveva una teoria a quei tempi - avevano un mucchio di teorie, sempre teorie, come i giovani. Era per spiegare la sensazione di insoddisfazione che provavano: non conoscere le persone, non essere conosciuti. Come potevano conoscersi? Ci si incontrava ogni giorno e poi non ci si incontrava per sei mesi o per anni. Era insoddisfacente, concordavano, quanto poco si conoscesse la gente. Ma lei disse che, seduta sull'autobus che saliva su Shaftesbury Avenue, si sentiva ovunque; non "qui, qui, qui", e batteva lo schienale del sedile, ma ovunque. Agitava la mano, salendo per Shaftesbury Avenue. Era tutto questo. Così che per conoscere lei, o qualsiasi altra persona, bisognava cercare le persone che le completavano; anche i luoghi. Aveva strane affinità con persone con cui non aveva mai parlato, con qualche donna per strada, con qualche uomo dietro un bancone, persino con gli alberi o i fienili. Il tutto si concludeva con una teoria trascendentale che, con il suo orrore per la morte, le permetteva di credere, o di dire che credeva (con tutto il suo scetticismo), che poiché le nostre apparizioni, la parte di noi che appare, sono così momentanee rispetto all'altra, la parte invisibile di noi, che si espande, l'invisibile potrebbe sopravvivere, essere recuperato in qualche modo legato a questa o quella persona, o addirittura infestare certi luoghi, dopo la morte. Forse... forse.

Author: Virginia Woolf

Clarissa aveva una teoria a quei tempi - avevano un mucchio di teorie, sempre teorie, come i giovani. Era per spiegare la sensazione di insoddisfazione che provavano: non conoscere le persone, non essere conosciuti. Come potevano conoscersi? Ci si incontrava ogni giorno e poi non ci si incontrava per sei mesi o per anni. Era insoddisfacente, concordavano, quanto poco si conoscesse la gente. Ma lei disse che, seduta sull'autobus che saliva su Shaftesbury Avenue, si sentiva ovunque; non "qui, qui, qui", e batteva lo schienale del sedile, ma ovunque. Agitava la mano, salendo per Shaftesbury Avenue. Era tutto questo. Così che per conoscere lei, o qualsiasi altra persona, bisognava cercare le persone che le completavano; anche i luoghi. Aveva strane affinità con persone con cui non aveva mai parlato, con qualche donna per strada, con qualche uomo dietro un bancone, persino con gli alberi o i fienili. Il tutto si concludeva con una teoria trascendentale che, con il suo orrore per la morte, le permetteva di credere, o di dire che credeva (con tutto il suo scetticismo), che poiché le nostre apparizioni, la parte di noi che appare, sono così momentanee rispetto all'altra, la parte invisibile di noi, che si espande, l'invisibile potrebbe sopravvivere, essere recuperato in qualche modo legato a questa o quella persona, o addirittura infestare certi luoghi, dopo la morte. Forse... forse. - Virginia Woolf


Show the quote in English

Show the quote in German

Show the quote in French



©gutesprueche.com

Data privacy

Imprint
Contact
Wir benutzen Cookies

Diese Website verwendet Cookies, um Ihnen die bestmögliche Funktionalität bieten zu können.

OK Ich lehne Cookies ab