È chiaro che l'Islam è una rivoluzione sociale in cui gli oppressi lottano per il loro diritto alla vita. Combattono anche contro i privilegiati per raggiungere la giustizia e l'uguaglianza tra le persone e diffondere il comando di Dio tra di loro. Questa è la verità che Ali ibn Abi Talib ha compreso e per cui ha combattuto. Non si tratta di una jihad di conquista, come pensavano Muawiya e i predicatori dei sultani, e l'Imam Ali non si preoccupa dell'interesse dello Stato quanto dell'interesse del popolo governato da quello Stato.