E il Nulla è molto forte: tanto forte da rubare gli anni migliori di un uomo non in dolci peccati, ma in uno squallido tremolio della mente su non si sa cosa e non si sa perché, nell'appagamento di curiosità così deboli che l'uomo ne è consapevole solo a metà, nel tamburellare delle dita e nello scalciare dei tacchi, nel fischiettare melodie che non gli piacciono, o nel lungo e oscuro labirinto di fantasticherie che non hanno nemmeno la brama o l'ambizione a dare loro un gusto, ma che, una volta che l'associazione casuale le ha avviate, la creatura è troppo debole e confusa per scrollarsele di dosso.