Fissò le stelle: e allora gli sembrò che fossero danzatrici, maestose e aggraziate, che eseguivano una danza quasi infinita nella sua complessità. Immaginò di vedere i volti stessi delle stelle; erano pallidi e sorridevano dolcemente, come se avessero trascorso così tanto tempo al di sopra del mondo, osservando gli strapazzi, le gioie e i dolori delle persone sotto di loro, che non potevano fare a meno di divertirsi ogni volta che un altro piccolo umano si credeva il centro del suo mondo, come fa ognuno di noi.