Ho sopportato tutti i nostri disagi come se fossero stati dei lussi: Mi sono alleggerito dello scorbuto, ho banchettato con l'olio del treno e ho incontrato quel freddo per il quale non esiste una lingua e che potrebbe essere un nuovo elemento; o che, piuttosto, in quella lunga notte mi era sembrato come il vasto vuoto dell'etere al di là dell'ultima stella, dove non c'era né aria né luce né calore, ma solo amara negazione e vuoto. Ero a malapena consapevole del mio corpo; ero solo una ricerca concentrata in me stesso.