Il dolore si rivela un luogo che nessuno di noi conosce finché non lo raggiunge. Prevediamo (sappiamo) che qualcuno a noi caro potrebbe morire, ma non guardiamo oltre i pochi giorni o le settimane che seguono immediatamente una morte immaginata. E fraintendiamo la natura di quei pochi giorni o settimane. Se la morte è improvvisa, ci aspettiamo di provare uno shock. Non ci aspettiamo che questo shock sia cancellante, dislocante sia per il corpo che per la mente. Potremmo aspettarci di essere prostrati, inconsolabili, impazziti per la perdita. Non ci aspettiamo di essere letteralmente pazzi, clienti freddi che credono che il loro marito stia per tornare e che abbiano bisogno delle sue scarpe.