Il genio critico di James si manifesta soprattutto nella sua padronanza e nella sua sconcertante fuga dalle idee; una padronanza e una fuga che sono forse l'ultima prova di un'intelligenza superiore. Aveva una mente così fine che nessuna idea poteva violarla. [...] In Inghilterra, le idee corrono selvagge e pascolano sulle emozioni; invece di pensare con i nostri sentimenti (una cosa molto diversa) corrompiamo i nostri sentimenti con le idee; produciamo l'idea pubblica, politica, emotiva, eludendo la sensazione e il pensiero. [...] James nei suoi romanzi è come i migliori critici francesi nel mantenere un punto di vista, un punto di vista non toccato dall'idea parassita. È l'uomo più intelligente della sua generazione."