Il terapeuta può interpretare, consigliare, fornire l'accettazione e il sostegno emotivo che alimentano la crescita personale e, soprattutto, può ascoltare. Non intendo dire che può semplicemente ascoltare l'altro, ma che ascolterà in modo attivo e mirato, rispondendo con lo strumento del suo mestiere, cioè con la vulnerabilità personale del proprio io tremante. Questo ascolto è quello che faciliterà il racconto del paziente, il racconto che può renderlo libero. (5)