La scrittura e la lettura diminuiscono il nostro senso di isolamento. Approfondiscono, ampliano ed espandono il nostro senso della vita: nutrono l'anima. Quando gli scrittori ci fanno scuotere la testa con l'esattezza della loro prosa e delle loro verità, e ci fanno persino ridere di noi stessi o della vita, ci viene restituito il morale. Abbiamo la possibilità di ballare, o almeno di applaudire, l'assurdità della vita, invece di esserne schiacciati in continuazione. È come cantare su una barca durante una terribile tempesta in mare. Non si può fermare la tempesta, ma il canto può cambiare i cuori e gli spiriti delle persone che si trovano insieme su quella nave.