La verità è che a tutti piace guardare qualcuno dall'alto in basso. Se i vostri preferiti sono tutti gli scrittori d'avanguardia che parlano di sanscrito e tedesco, potete guardare tutti dall'alto in basso. Se i vostri preferiti sono tutti i libri dell'Oprah Book Club, potete almeno guardare dall'alto in basso i lettori di gialli. I lettori di gialli hanno lettori di fantascienza. I lettori di fantascienza possono guardare dall'alto in basso i lettori di fantasy. E sì, anche i lettori di fantasy hanno il loro snobismo. Scommetto però che tra cento anni si scriveranno molte più tesi di laurea su Harry Potter che su John Updike. Charles Dickens ha scritto narrativa popolare. Shakespeare ha scritto narrativa popolare, finché non ha scritto i suoi sonetti, cercando disperatamente di dimostrare ai letterati del suo tempo di essere un vero artista. Edgar Allan Poe si è legato a se stesso perché nessuno si rendeva conto che era un genio. Il nocciolo del problema è come vogliamo definire la "letteratura". La radice latina significa semplicemente "lettere". Queste lettere o vengono consegnate - entrano in contatto con un pubblico - o non vengono consegnate. Per alcuni, quel pubblico è costituito da qualche migliaio di professori universitari e da alcuni critici. Per altri, sono venti milioni di donne che cercano disperatamente il romanticismo nella loro vita. Queste connessioni avvengono perché i libri riescono a comunicare qualcosa di reale sull'esperienza umana. Certo, ci sono libri trash che vanno molto bene, ma è perché ci sono aspetti trash dell'umanità. Ciò che le persone apprezzano nei loro libri - e quindi ciò che considerano letteratura - ci dice molto di più su di loro che sul libro.
