Le sfere e le viti intrecciate correvano lungo il fondo. Avevo fatto delle ricerche e avevo trovato questo motivo ovunque. Questi cerchi sovrapposti erano antichi, risalenti alla geometria pitagorica: la geometria, una misura del mondo. In termini più mistici, la forma aveva sempre evocato il luogo in cui il mondo si sovrappone: il sogno con la veglia, la morte con la vita, il visibile con l'invisibile. [p. 362]