L'uomo con chi non lo capisce affatto, come un'ampia tela. Davanti a un cieco. Come un cagnolino che abbaia ripetutamente per farsi vedere dalle luci delle auto in corsa. Ma lei lo investe, non importa quanto forte faccia rumore, lei può lamentarsi del rumore. L'uomo è come un prigioniero con chi non lo capisce. In una solitudine che ha denti aguzzi, più dura della compassionevole solitudine con se stesso.