maria puder sembrava aver perso un po' di compostezza negli ultimi minuti. me ne sono accorto con piacere: probabilmente mi avrebbe turbato molto vederla andar via senza una scossa. continuava ad afferrarmi la mano e a lasciarla andare: "che senso ha?... perché te ne vai?", si lamentava. "Tu te ne vai, io sono ancora qui!", dicevo.... me ne vado adesso!" disse. "Sì... lo so!" Era l'ora della partenza del treno. un ufficiale copriva la porta della carrozza. maria puder saltò sul gradino, poi, sporgendosi verso di me, disse con voce lenta, ma con una venatura nella voce: "Me ne vado adesso. ma verrò ogni volta che mi chiamerai...". In un primo momento non capii cosa volesse dire. fece una pausa e aggiunse: "Verrò ogni volta che mi chiamerai!
