Nel corso del tempo, sono arrivato a vedere il lavoro della letteratura non tanto come una narrazione del mondo, quanto come un "vedere il mondo con le parole".
Dal momento in cui inizia a usare le parole come i colori in un dipinto, uno scrittore può iniziare a vedere quanto il mondo sia meraviglioso e sorprendente, e rompe le ossa del linguaggio per trovare la propria voce. Per questo ha bisogno di carta, di una penna e dell'ottimismo di un bambino che guarda il mondo per la prima volta.