Noi che non eravamo così patologicamente lontani nello spettro del coinvolgimento personale, noi abitanti dello spettro visibile che potevamo immaginare come ci si sentisse ad andare oltre il viola ma non eravamo noi stessi al di là di esso, potevamo vedere che Davide sbagliava a non credere nella sua amabilità e potevamo immaginare il dolore di non crederci. Quanto è facile e naturale l'amore se si sta bene! E come è terribilmente difficile, come sembra essere un marchingegno filosoficamente scoraggiante di auto-interesse e auto-illusione, l'amore se non si sta bene! Eppure... la differenza tra lo star bene e il non star bene è più una differenza di grado che di genere. Anche se David rideva delle mie dipendenze molto più lievi e amava dirmi che non potevo nemmeno concepire quanto fossi moderato, posso comunque estrapolare da queste dipendenze, e dalla segretezza e dal solipsismo e dall'isolamento radicale e dal crudo desiderio animale che le accompagnano, l'estremità delle sue. Posso immaginare i percorsi mentali malati attraverso i quali il suicidio arriva a sembrare l'unica sostanza che rafforza la coscienza e che nessuno può portarti via.