Non credo che la letteratura sarebbe possibile in un mondo determinato. Potremmo fare le cose per bene, ma il cuore non ci sarebbe. Nessuno potrebbe allora "sorridere cupamente e ignorare gli ululati". Anche se non ci fosse la Chiesa a insegnarmi questo, scrivere due romanzi lo farebbe. Penso che più si scrive, meno si è inclini a fare affidamento su teorie come il determinismo. Il mistero non è qualcosa che evapora gradualmente. Cresce insieme alla conoscenza.