Non vedo perché le funzioni religiose debbano essere standard. Ne ho parlato con l'uomo che era pastore qui alla Chiesa metodista di Sebastopol. Gli ho detto che non vedo perché, in una certa domenica mattina, se un ministro ha sentito durante la settimana il peso di un argomento sul suo cuore e sa che ci vorranno più dei venti minuti standard per discuterne, perché non possa alzarsi all'inizio del servizio e dire: "Ho qualcosa di speciale importanza questa mattina, quindi cantiamo solo una canzone e, se mi perdonate, penso che avrò bisogno di circa un'ora per spiegarvelo". Credo che la congregazione apprezzerebbe la sua franchezza e gli presterebbe attenzione. Se, invece, non sente che gli è stato dato un messaggio preciso, perché non ammetterlo dal pulpito e dire: "Questa mattina non cercherò di inventare qualcosa per riempire il tempo. Canteremo qualche inno in più e andremo a casa". Perché le funzioni devono iniziare e finire alla stessa ora e perché tutto deve essere così rigido?
