Si alza da un mare di facce e mi abbraccia, mi abbraccia appassionatamente... mille occhi, nasi, dita, gambe, bottiglie, finestre, borse, piattini ci guardano e noi siamo l'uno sottobraccio all'altra, ignari. Mi siedo accanto a lei e lei parla... un fiume di parole. Note selvagge e consumistiche di isteria, perversione, lebbra. Non sento una parola perché lei è bellissima e io la amo e ora sono felice e disposto a morire.