Spesso mi sento nessuno", dice Skip. "Mi chiedo: Perché vorresti parlare con me? Perché qualcuno dovrebbe voler parlare con me? Mi arriva all'improvviso, questa sensazione di non essere niente... una persona che ha passato molto tempo a letto, che non vuole essere niente".
So di cosa sta parlando, e questa volta glielo dico. Per anni non ho capito perché qualcuno mi prendesse sul serio. Non riuscivo a capire come fossi riuscito a entrare al MIT o ad Harvard, perché qualcuno mi avesse offerto una borsa di studio post-dottorato o un lavoro. Non riuscivo a capire perché la gente continuasse a rivolgersi a me dopo l'11 settembre. Non mi vedevo come una persona che non riusciva ad alzarsi dal letto, ma come una commessa in una caffetteria, il lavoro che avevo da adolescente che aveva paura di iscriversi all'università. La mia identità è rimasta bloccata lì per un anno.
"Dentro di me c'è la persona che vuole essere morta", dice. "Non posso difendere me stesso. Posso difendere con forza gli altri, ma non me stesso... A volte non sono sicuro di esistere. Sono davvero io la persona che la gente vuole consultare per gli abusi sessuali del clero? O sono davvero la persona che non riesce ad alzarsi dal letto? Sono migliorato: passo più tempo a vivere nel presente. Ma ci vuole un grande sforzo per stare nel presente: molto yoga e meditazione.
