Vi è mai capitato, in quel paese delle meraviglie che è l'adolescenza [sic], di vedere inaspettatamente qualcosa, un cielo imbrunito, un uccello selvatico, un paesaggio, così squisito che il terrore vi ha toccato le ossa? E avete paura, terribilmente paura che il più piccolo movimento, una foglia, per esempio, che gira nel vento, mandi tutto in frantumi? Questo è, credo, il modo in cui l'amore è, o dovrebbe essere: si vive in un bellissimo terrore.