Viaggiare è nascere e morire ad ogni istante; forse, nella regione più vaga della sua mente, ha fatto paragoni tra il mutevole orizzonte e la nostra esistenza umana: tutte le cose della vita fuggono continuamente davanti a noi; gli intervalli oscuri e luminosi si mescolano; dopo un momento abbagliante, un'eclissi; guardiamo, ci affrettiamo, tendiamo le mani per afferrare ciò che passa; ogni evento è una svolta nella strada e, tutto in una volta, siamo vecchi; sentiamo una scossa; tutto è nero; distinguiamo una porta oscura; il tetro cavallo della vita, che ci ha trascinato, si ferma, e vediamo una persona velata e sconosciuta che si libera tra le ombre.