Era comunque una forma di rapporto esigente. Altri oggetti di adorazione si contentavano quell’adorazione; uomini, donne, Dio, tutti permettevano che si adorassero prostrati in ginocchio; ma quella forma, fosse anche soltanto l’alone di un paralume bianco contro un tavolo di vimini, incitava a un combattimento perpetuo, sfidava a una lotta in cui si era costretti ad avere la peggio. Sempre (era nella sua natura, o nel suo sesso, non sapeva quale delle due) prima di scambiare la fluidità della vita con la concentrazione della pittura ella aveva qualche momento di nudità in cui pareva un’anima mai nata, un’anima spogliata del corpo, esitante su qualche pinnacolo ventoso ed esposta senza protezione a tutti i soffi di dubbio.