Ci sono oggetti costituiti da due elementi sensoriali, uno visivo e l'altro uditivo: il colore dell'alba e il richiamo lontano di un uccello. Altri oggetti sono costituiti da più elementi: il sole, l'acqua contro il petto del nuotatore, il vago tremolio rosa che si vede quando si chiudono gli occhi, la sensazione di essere travolti da un fiume o dal sonno. Questi oggetti di secondo grado possono essere combinati con altri; usando certe abbreviazioni, il processo è praticamente infinito. Ci sono poesie famose composte da un'unica enorme parola, una parola che in realtà costituisce un oggetto poetico, una creazione dello scrittore. Il fatto che nessuno creda che i sostantivi si riferiscano a una realtà effettiva significa, paradossalmente, che non c'è limite al loro numero.