Non so quanti anni ho, soprattutto perché ci sono tanti modi diversi di leggere il tempo: uno con gli orologi e i tramonti, l'altro con il numero di volte che una persona ride, o con quello che dimentica, o con il modo in cui cambia idea su ciò che le interessa, o sul perché, o su chi. E ci sono volte in cui succede qualcosa che non si capisce, ma in qualche modo si sa che è importante, come quando si attraversa una porta di cui ci si accorge solo quando la si sente chiudere dietro.