Non urlò istericamente, non si alzò in piedi e non prese a calci la lapide o altro. Appoggiò il viso sulle ginocchia e ascoltò il vento che dalle montagne spianava senza pietà ogni cosa sul suo cammino. Si ricordò della persona che lo aveva aiutato a volare con il vento invece di essere abbattuto da esso, e pianse sommessamente sulle ginocchia, sapendo finalmente come il grande cielo potesse far sentire una persona sola come un battito di cuore nello spazio.