Perché allora l'ha fatto? Guardò la tela, leggermente segnata da linee di fuga. Sarebbe stata appesa nelle camere da letto della servitù. Sarebbe stata arrotolata e infilata sotto un divano. Che senso aveva farlo, allora, e sentì una voce che le diceva che non poteva dipingere, che non poteva creare, come se fosse presa da una di quelle correnti abituali in cui, dopo un certo tempo, l'esperienza si forma nella mente, così che uno ripete le parole senza essere più consapevole di chi le ha pronunciate.