Se, invece di questa osservazione, mio padre si fosse preso la briga di spiegarmi che i principi di Agrippa erano stati completamente stravolti e che era stato introdotto un sistema moderno di scienza che possedeva poteri molto più grandi di quello antico, perché i poteri di quest'ultimo erano chimerici, mentre quelli del primo erano reali e pratici, in tali circostanze avrei certamente messo da parte Agrippa e avrei accontentato la mia immaginazione, riscaldata com'era, tornando con maggiore ardore ai miei studi precedenti. È persino possibile che il treno delle mie idee non avrebbe mai ricevuto l'impulso fatale che mi ha portato alla rovina.