Considerava suo dovere tenersi al corrente di tutto ciò che di rilevante appariva nel mondo intellettuale. Lei sapeva anche che lui era veramente interessato ai libri di politica, filosofia e teologia, che l'arte era del tutto estranea alla sua natura; ma nonostante questo, o meglio, in conseguenza di questo, Aleksey Aleksandrovich non si perdeva mai nulla del mondo dell'arte, ma si faceva un dovere di leggere tutto.