E per quanto riguarda i sentimenti dell'Amico Ellison nei confronti di Katherine Potter, ad essere sinceri, essi comportano una buona dose di confusione. Egli reagisce di fronte a Katherine Potter, infatti, come ha reagito di fronte a tutte le nuove, strane (attraenti) donne che, dopo un certo evento, hanno incrociato il suo cammino. Non sa come comportarsi con loro. È pervaso da sgomento, da un vertiginoso senso di arbitrarietà, dall'impressione che l'universo non abbia nulla di sacro; tutto ciò può essere placato solo dall'imperativo di una resistenza leale. Non è immune al pungolo della lussuria passeggera. Ma lo affronta in modo difensivo. Reagisce o con un rifiuto sdegnoso (Non è il tuo tipo, decisamente non è il tuo tipo) o con un dilagante, anche se celato, attacco di libidine (Cristo, che tette! Che gambe! Che culo!), che svolge la stessa funzione di prevenzione riducendo il suo oggetto a carne e il suo soggetto (ha superato i cinquant'anni, dopotutto) a un vespaio di vergogna.