E se ci arrendessimo ai nostri problemi a ogni passo! Saremmo davvero creature pietose se fossimo così deboli, perché lo spirito di un uomo non è forse quello di elevarsi al di sopra delle sue disgrazie? Per quanto riguarda i nostri bisogni, essi sono molti e non soddisfatti, perché chi è così ricco o compassionevole da fornirli? La mancanza è la nostra compagna dalla nascita alla morte, familiare come le stagioni o la terra, varia solo in misura. A che pro lamentarsi di ciò che è sempre stato e non può cambiare?