Il mio criterio di verosimiglianza è semplice e ci sono arrivato quando ho iniziato a scrivere narrativa in prosa: fanculo il lettore medio. Nella mia vita giornalistica mi hanno sempre detto di scrivere per il lettore medio. Il lettore medio, come lo intendevano loro, era un abbonato bianco di periferia con due figli da un punto e mezzo e tre macchine da un punto e mezzo e un cane e un gatto e mobili da giardino. Non sa nulla e ha bisogno che tutto gli venga spiegato subito, così l'esposizione diventa un peso incredibile che uccide la storia. Che si fotta. Che si fotta all'inferno.