Il mio tema è la memoria, quell'ospite alato che mi ha circondato in una grigia mattina di guerra. Questi ricordi, che sono la mia vita - perché non possediamo nulla di certo se non il passato - erano sempre con me. Come i piccioni di San Marco, erano dappertutto, sotto i miei piedi, singolarmente, a coppie, in piccole congregazioni dalla voce di miele, annuendo, pavoneggiandosi, ammiccando, arrotolando le tenere piume del collo, appollaiandosi a volte, se stavo fermo, sulla mia spalla o beccando un biscotto spezzato tra le mie labbra; finché, all'improvviso, il cannone di mezzogiorno non ha suonato e in un attimo, con un battito d'ali, il marciapiede è stato spogliato e l'intero cielo è stato oscurato da un tumulto di volatili. Così fu quella mattina.
