La civiltà è un esperimento, un modo di vivere molto recente nella carriera umana, e ha l'abitudine di cadere in quelle che io chiamo trappole del progresso. Un piccolo villaggio su un buon terreno accanto a un fiume è una buona idea; ma quando il villaggio cresce e diventa una città e spiana il buon terreno, diventa una cattiva idea. Mentre prevenire sarebbe stato facile, curare potrebbe essere impossibile: una città non si sposta facilmente. Questa incapacità umana di prevedere - o di badare - alle conseguenze a lungo termine potrebbe essere insita nella nostra specie, plasmata dai milioni di anni in cui abbiamo vissuto di rendita cacciando e raccogliendo. Potrebbe anche essere poco più di un mix di inerzia, avidità e stupidità incoraggiato dalla forma della piramide sociale. La concentrazione di potere ai vertici delle società su larga scala conferisce all'élite un interesse acquisito nello status quo; essa continua a prosperare in tempi bui molto tempo dopo che l'ambiente e la popolazione in generale iniziano a soffrire. (109)