La constatazione delle numerose disgrazie che accompagnano tutte le condizioni ci impedisce di essere insolenti nei confronti dei nostri piaceri attuali o di ammirare la felicità di un uomo che potrebbe ancora, nel corso del tempo, subire dei cambiamenti. Perché l'incerto futuro deve ancora arrivare, con tutte le varietà di futuro; e possiamo chiamare felice solo colui al quale la divinità ha [garantito] una felicità continua fino alla fine.