La frase, il giorno e la scena si armonizzarono in un accordo. Le parole. Erano i loro colori? Lasciò che brillassero e svanissero, tonalità dopo tonalità: l'oro dell'alba, il ruggine e il verde dei meleti, l'azzurro delle onde, il vello grigio delle nuvole. No, non erano i loro colori: erano il portamento e l'equilibrio del periodo stesso. Amava dunque di più l'ascesa e la caduta ritmica delle parole che le loro associazioni di leggenda e colore? O forse, essendo tanto debole di vista quanto timido di mente, traeva meno piacere dal riflesso del rutilante mondo sensibile attraverso il prisma di una lingua variopinta e ricca di storie che dalla contemplazione di un mondo interiore di emozioni individuali rispecchiate perfettamente in una lucida e flessuosa prosa periodica?

Autore: James Joyce

La frase, il giorno e la scena si armonizzarono in un accordo. Le parole. Erano i loro colori? Lasciò che brillassero e svanissero, tonalità dopo tonalità: l'oro dell'alba, il ruggine e il verde dei meleti, l'azzurro delle onde, il vello grigio delle nuvole. No, non erano i loro colori: erano il portamento e l'equilibrio del periodo stesso. Amava dunque di più l'ascesa e la caduta ritmica delle parole che le loro associazioni di leggenda e colore? O forse, essendo tanto debole di vista quanto timido di mente, traeva meno piacere dal riflesso del rutilante mondo sensibile attraverso il prisma di una lingua variopinta e ricca di storie che dalla contemplazione di un mondo interiore di emozioni individuali rispecchiate perfettamente in una lucida e flessuosa prosa periodica? - James Joyce


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