La mattina dopo - o almeno, ho pensato che fosse mattina, visto che ci stavamo svegliando tutti - mi sono sentita come una di quelle dodici principesse danzanti, che hanno ballato tutta la notte, si sono bucate le scarpe e hanno dovuto dormire il giorno dopo. Solo che, oh sì: a) non sono una principessa; b) dormire in un tunnel della metropolitana e avere un altro attacco di cervello non è molto simile a ballare tutta la notte; e c) i miei stivali da combattimento erano ancora in buono stato. A parte questo, è stato esattamente lo stesso.