La verità era che upsilamba era una delle affascinanti creazioni di Nabokov, forse una parola da lui inventata. Dissi che associavo Upsilamba alla gioia impossibile di un salto sospeso. Yassi, che sembrava eccitata senza un motivo particolare, ha esclamato che ha sempre pensato che potesse essere il nome di un ballo: "Dai, piccola, fai l'Upsilamba con me". Manna suggerì che la parola upsilamba evocava l'immagine di piccoli pesci argentati che saltavano dentro e fuori da un lago illuminato dalla luna. Nima aggiunse tra parentesi: "Per non dimenticarmi, anche se mi hai bandito dalla tua classe: un upsilamba anche a te! Per Azin era un suono, una melodia. Mahashid ha descritto l'immagine di tre ragazze che saltano la corda e gridano "Upsilamba" a ogni salto. Per Sanaz, la parola era il nome magico e segreto di un bambino africano. Mitra non era sicura del perché la parola le ricordasse il paradosso di un sospiro beato. E per Nassrin era un codice magico che apriva la porta di una grotta segreta piena di tesori.